
Si scrive 21, si legge speranza
Il 2021 è appena iniziato ...

Il ventunesimo anno del ventunesimo secolo è appena iniziato.
Un anno importante carico per tutti di tanta speranza e di grande aspettativa.
La speranza di uscire finalmente da questa pandemia e di ritrovare la normalità che, fino a poco tempo fa, sembrava così scontata ed ovvia e che adesso abbiamo imparato quanto era preziosa ed importante.
Sicuramente ne usciremo e il mondo supererà anche questo; ma temo che non saremo più forti di prima e purtroppo neanche migliori.
Speranza
Speranza dunque… e non stiamo parlando dell’attuale Ministro della Salute.
La speranza è che almeno sapremo essere più consapevoli e consci dei nostri limiti umani e del fatto che l’uomo non può manipolare tutto sentendosi quasi onnipotente e che è necessario un profondo rispetto per la Natura, per la Madre Terra e per la Vita.
Lo capiremo finalmente? Forse!
Ma se non lo capiremo appieno ci penserà, purtroppo, la natura a darci degli avvertimenti sempre più pressanti.

Cambiamento

Dobbiamo capire che ci deve essere un cambiamento in meglio ma finora l’unico cambiamento che stiamo osservando è il cambiamento climatico.
Continuiamo a consumare il territorio, distruggere le foreste, inquinare i mari ed i fiumi.
Poi apriamo le agende, agenda 21, agenda 2030, appuntiamoci a caratteri cubitali i compiti che dobbiamo fare, ragioniamo per obiettivi da raggiungere. Però, a quanto sembra, come moderni fan di Via Col Vento ci penseremo domani, tra dieci anni o tra cento.
Futuro
Dobbiamo fare qualcosa di concreto subito iniziando a preservare l’ambiente e ponendo fine al consumo selvaggio del territorio, all’abbandono indiscriminato dei rifiuti nella natura, alle emissioni fuori legge nell’atmosfera ed agli scarichi fuori limiti nelle acque.
Allora oltre alle agende mettiamo anche le sveglie.
Svegliamoci e facciamoci sentire: vogliamo la pace, vogliamo la salute, il rispetto dei popoli, la salvaguardia della natura e la vivibilità del nostro mondo.
Buon anno 2021 a tutti.
Credits © Giuseppe Politi

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Giuseppe Politi
Nato a Cittanova, in Calabria, il 9 luglio 1968. Laureato in Ingegneria Chimica all'Università degli studi della Calabria, dopo varie collaborazioni nel campo della Qualità e della sicurezza alimentare, si trasferisce a Milano. Dal 2001 al 2006 si è occupato di produzione industriale nel settore della miscelazione; Dal 2006 si occupa di manutenzione industriale, in particolare per quel che riguarda il trattamento superficiali dei metalli, decapaggio e passivazione di impianti di cogenerazione e di scambio termico, sia in Italia che all'estero (Europa, Egitto, Turchia, Emirati Arabi). Abilitato alla professione di ingegnere, certificatore energetico accreditato per la regione Lombardia e formatore per la formazione sulla sicurezza sul lavoro. Dal 2015 si trasferisce in provincia di Varese. Attualmente insegna Chimica ed Analisi Chimica nella scuola media superiore.
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