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Sara Pereira casa editrice costruttori di pace

Escalation nucleare

quanto vale la singola vita di tutti gli esseri viventi?

Sara Pereira casa editrice costruttori di pace

Forse questa domanda potrebbe farci porre qualche riflessione. La scoperta e l’escalation tecnologica
delle armi nucleari deve avere un’importanza tale, perché altrimenti non si spiegherebbe la portata di
tale questione.
“In questi ultimi 2 anni il rischio nucleare è “tornato di moda” sia per gli scambi di minacce nucleari
tra Russia, USA e NATO sia per la minaccia israeliana di usarle nel conflitto attuale contro la
Palestina, con l’implicito intento di avvisare l’Iran, la cui risposta non si è fatta attendere”*.
Forse è arrivato il momento di ripensare alcuni concetti, come quelli di uomo e natura, di provare a
depoliticizzare il nucleare, e la conseguente disumanità che porta con sé. Le tragedie passate, Hiroshima
e Nagasaki, sono eventi che vanno oltre la capacità umana di astrazione, talmente tanto, che si perde
completamente il senso e la comprensione della portata distruttiva di quest’assurdità.
Le decisioni NATO sono prese all’unanimità. L’organizzazione, ha deciso infatti di vietare ai propri
membri l’adesione al TPNW – Treaty on the prohibition of nuclear weapons. “Chi volesse aderirvi
dovrebbe riuscire a impedire che vi siano veti da parte di alcuno nel ribaltare”*.
Nel 1999, nonostante URSS e Patto di Varsavia si fossero sciolti, la NATO si è espansa verso est (Europa),
continuando a dominare, mantenendo il proprio controllo grazie al potere dell’industria bellica.
“L’espansione della NATO a est”, insomma, è stato il risultato di una concomitante ambizione
dell’Occidente di allargare la propria sfera di influenza includendo anche paesi storicamente legati al
blocco sovietico e della volontà di molti di quei paesi di allontanarsi e proteggersi dalla presenza e dalla
potenziale aggressività della Russia”*.
Abbiamo il dovere di difendere e riflettere su una questione importante, cioè, il blocco europeo
dovrebbe fungere da cuscinetto, ma, allora come mai nei fatti diventa un fronte e dunque più soggetto a
rischi nucleari? Ricordiamoci che 5 paesi europei si dividono le 100 armi nucleari USA B61, e l’Italia è
l’unico che ha 2 basi operative (fatto più che paradossale). “Recentemente la stampa riferisce di bombe
nucleari presenti o in arrivo anche in altre due basi in Germania e due in Turchia e in una greca. Oltre
all’arrivo di nuovi Euromissili”*.
Com’è possibile che la NATO non riesca – di fronte agli orrori che dilagano da anni, oltre ai nuovi conflitti
in atto – a mettere da parte un interesse puramente economico e distruttivo, in favore di una difesa a
favore degli umani, e della sopravvivenza di tutti noi?
* Slides incontro del 27.07.2024 a Induno O. NATO e Armi Nucleari. Loro presenza a Ghedi ed Aviano. Le ragioni
della Denuncia
* Che storia c’è dietro a questa mappa sulla NATO – Il Post

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