La mafia non è solo un solo un fenomeno italiano
Non è solo l’Italia Chissà perché si continua a considerare il fenomeno mafioso solo un fenomeno italiano. Eppure le recenti indagini e i conseguenti studi a tal proposito hanno messo in rilievo che tantissime sono le mafie straniere e tantissimi sono
Il cono d’ombra delle mafie
La capacità di adattamento delle mafieInnumerevoli i fogli sparsi, i ritagli di giornale, gli appunti, che quotidianamente trovano spazio nel mio minuscolo “angolo di lavoro” che mi sono creata in una casa altrettanto minuscola e ormai incapace di contenere la
Dove ci sono soldi c’è mafia
Dove ci sono soldi c’è mafia! Può sembrare una frase banale, quasi scontata, eppure tutto il mondo delle mafie ruota attorno a un’unica parola: soldi. È il vil denaro il loro fulcro di interesse ed è sempre quel vil denaro che fa
La pesantezza all’atto dello scrivere di mafia…
Ci sono giorni in cui più forte avverto una sorta di pesantezza all’atto dello scrivere di mafia. Una pesantezza che non nasce dalla mancanza di argomentazioni su cui disquisire, ma da quell’inquietudine interiore che mi pervade l’anima ogni qualvolta mi
Perché deve prevalere il sentimento antimafioso
“Si è sempre saputo, anche se pochi hanno avuto il coraggio di ammetterlo: la mafia è forte, ma gran parte della forza gliela danno gli altri, quelli che la sostengono da fuori, dall’esterno”.Nicola Gratteri “La mafia è forte, ma gran parte
Lo spostamento del fulcro di interesse delle mafie
Sto scrivendo tantissimo in questo periodo e non nascondo la mia gioia nel mettere su carta le mie riflessioni. Riflessioni che non sono mai frutto della fantasia ma sono sempre fortemente radicate nel sociale. Un sociale che viene sempre vissuto
L’evoluzione di Cosa Nostra
Negli ultimi anni si è parlato della mafia siciliana come di una “mafia invisibile” e questo ha portato a credere che essa sia divenuta una mafia inesistente o comunque meno pericolosa rispetto a prima. Ciò, però, non significa che essa
L’isolamento nell’isolamento degli estorti
Fa male il silenzio, come fa male quel senso di solitudine che attanaglia tutte le vittime di racket che, pur denunciando coraggiosamente i loro aguzzini, si ritrovano a dover affrontare le loro battaglie su due fronti: da un lato i
Il peso delle mafie
Non faccio alcuna fatica ad ammettere che non sono una profonda conoscitrice delle mafie, come non faccio alcuna fatica ad ammettere che, seppure io abbia scritto e scriva di mafia, non sono una studiosa. Sono semplicemente una cittadina che si
Voce tra voci
Inadeguata!È questo il termine giusto per esprimere il mio attuale disagio nello scrivere di mafia. Forse perché da troppo tempo mi soffermo sugli stessi temi e sui medesimi argomenti o forse perché, semplicemente, vorrei che alla mia voce si unissero
Evoluzione delle mafie
Ho già parlato precedentemente delle varie evoluzioni del fenomeno mafioso, come ho già messi in rilievo precedentemente che l’unico modo che abbiamo per contrastarlo è seguirne l’evoluzione. Un’evoluzione che ha messo in risalto la capacità delle mafie di mutare pelle
Il camaleontismo della mafia
Ho iniziato a scrivere di mafia dal lontano 2008 e, da allora, non mi sono più fermata. Forse perché, da siciliana, l’argomento mi tocca da vicino o forse perché, semplicemente, il mio perenne documentarmi mi ha indotto a rivedere il
Trattativa Stato-mafia? Presente!
Sono giorni un po’ strani. Davanti a me il mio fedele taccuino e le sue pagine bianche che aspettano di sporcarsi di inchiostro. Eppure quell’inchiostro non arriva, non riesce a dar voce alle parole che solitamente fluiscono dando spazio a pensieri,
Mafia silente non significa mafia assente
Sto strappando una pagina dietro l’altra. Faccio scorrere l’inchiostro sulle prime righe della pagina bianca e poi ristrappo tutto. Strappo i pensieri, le emozioni, i sentimenti, le argomentazioni. E strappo le riflessioni. Riflessioni che vorrei diverse, più concrete, più vicine
Perché scrivere di mafia
Scrivo di mafia da anni, eppure, ogni volta che prendo carta e penna per dare spazio alle parole, mi pervade sempre il medesimo senso di inquietudine. Un’inquietudine che non nasce dalla paura di affrontare l’argomento, ma dal timore di non