Doppio appuntamento per venerdì 6 e sabato 7 novembre 2020 all’ex Colonia Elioterapica di Germignaga, nell’ambito del Progetto “Natura & Cultura”.
Si tratta della mostra fotografica di Paolo Dalla Ricca “Miscellanea: stagioni e paesi” e della presentazione del libro di poesie “Un mondo di Luce” di Elena Pratesi Vergani, a cura di Antonella Sonnessa.
I due eventi sono organizzati dalla Casa Editrice Costruttori di Pace e dall’Associazione Costruttori di Pace odv, con il patrocinio della Comunità Montana Valli del Verbano, del Comune di Germignaga e con la collaborazione di GIM-Terre di Lago, Banca Del Tempo – Luino e AISU (Associazione Interculturale per lo Sviluppo Umano).
Elena Pratesi Vergani, studiosa e sperimentatrice di vie spirituali, nativa di Clusone (BG) ma residente a Varese, dal 1994 conduce gruppi di meditazione e seminari su temi esistenziali; nel 2000 ha fondato l’Associazione di Promozione Sociale “La nostra Sorgente”, che ha lo scopo di favorire lo sviluppo dell’uomo some unità bio-psico-spirituale.
Nella sua veste di poetessa è già alla sua quinta pubblicazione, dopo le precedenti raccolte “Gocce di Luce”, “Fiori di Luce”, “Raggi di Luce” e “Farfalle di Luce”, pubblicate a cadenza settennale a partire dal 1992.
Anche quest’ultima, dunque, edita, come le altre, dalla casa editrice Costruttori di Pace, esce esattamente dopo sette anni dalla precedente. Il sette: simbolo ricorrente in tutte le opere di Elena Pratesi Vergani (e non a caso questo volume contiene esattamente 77 poesie); numero che, “per le sue virtù celate, mantiene nell’essere tutte le cose; esso è dispensatore di vita, di movimento ed è determinante nell’influenzare gli esseri celesti”, come affermò il medico, geografo e aforista dell’antica Grecia Ippocrate.
E il movimento, la vita, con i suoi colori e le sue sfumature infinite, esattamente come quelle della Natura, si materializzano nei versi che Elena Pratesi Vergani dedica alle quattro stagioni, ma anche ad un nutrito numero di liriche “fuori stagione”.
Un universo inondato dalla Luce, quello descritto dall’autrice, che, anche di fronte a salite faticose, una volta giunti alla meta rivela “fiori meravigliosi,/panorami stupendi/e personaggi solari./E arrivati su in cima,/dopo l’ultimo tratto,/il più irto di tutti,/si prova solo gioia,/stupore, gratitudine,/si prova solo amore.”
Del resto, la studiosa conosce molto bene la simbologia numerologica, il suo potere, che, trascendendo quello puramente matematico, nasconderebbe addirittura il codice segreto per interpretare l’Universo.
Il numero sette contiene valenze simboliche a tutto tondo: 7 i giorni della settimana, i pianeti sacri, i Sacramenti, le virtù e i vizi capitali; 7 gli anni di disgrazia provocati, secondo il folklore, dalla rottura di uno specchio.
Ma 7 è anche il numero della perfezione nell’Islam e il numero della completezza nel Buddismo; 7 i Chakra, le vertebre cervicali, i simboli dei numeri romani, i giorni dei cicli lunari; 7 le bande di frequenza in cui si suddivide l’arcobaleno a livello cromatico, le note musicali e molto altro ancora.
Leggendone le poesie, si svela la personalità dell’autrice, detentrice di conoscenze profonde, e prende forma la sua concezione mistica della vita.
Attraverso la descrizione della Natura arriva a raccontare l’animo umano, perché, come scriveva il padre dell’Antroposofia Rudolf Steiner, “In ogni essere umano esistono facoltà latenti attraverso le quali egli può giungere alla conoscenza del mondo dello spirito.”
Ecco allora, che l’essere umano può riscoprirsi contemporaneamente cosmico e terreno. “L’autunno è ritornato/solamente da poco/e gli alberi sono dorati/solamente a metà./Sono belli lo stesso,/ma se arriva il sole/che splendente li bacia/e li riempie d’oro,/lentamente si mutano/e brillano stupendi./Gli alberi come gli uomini.”
Pier Maria Bonacina, nell’introduzione della raccolta, esorta il lettore ad usare “le poesie di Elena per guardare nel profondo della nostra anima”, perché “sono porte che permettono di sbirciare in noi stessi per diventare consapevoli se il nostro animo sia immerso in colori grigi o smunti o se siamo fiori in un campo primaverile”.
La pubblicazione di questo testo, in uno dei momenti più bui della nostra civiltà, proprio quando la speranza potrebbe esalare il suo ultimo respiro lasciandoci in balia dell’assenza di Luce, ci permette invece di ritrovare la voglia di non arrenderci alla disperazione: “…Ora quasi non piove più/e il sole è uscito/a un tratto,/ma quanta pioggia/è scesa battente,/quanto vento,/quanta grandine/hanno agitato i cuori,/prima che tornasse il sole/e nel suo magico splendore/apparisse l’arcobaleno,/riportando serenità./Ma è così/che solo avviene,/questa splendida magia.”
Accanto ai versi di Elena Pratesi Vergani non poteva mancare un omaggio visivo alla Natura, immortalata nelle sue molteplici sfaccettature da Paolo Della Ricca, professionista molto conosciuto nel nostro territorio.
Fotografo professionista di trentennale esperienza, dopo aver gestito per alcuni anni un negozio di fotografia a Laveno, dal 2017 gestisce lo storico negozio Foto Fazio di Germignaga e partecipa regolarmente a concorsi fotografici e ad esposizioni collettive.
Per l’occasione esporrà una serie di scatti a colori dedicati alle quattro stagioni immortalate in vari luoghi e paesi. Una sezione della mostra, sarà invece riservata a Monteviasco, con immagini in bianco e nero.
Un luogo nel cuore di tutti noi, che da due anni resiste tenacemente ed eroicamente ad un isolamento che sembra non avere fine, ma sul quale ci auguriamo che, a breve, possa risplendere la luce dell’arcobaleno della rinascita, dai 7 colori elevati alla 7ª potenza.
Questi gli orari:
Venerdì 6 novembre, ore 17.30 – Presentazione del libro di Elena Pratesi Vergani
Venerdì 6 novembre ore 17/19; sabato 7 novembre ore 10/12 e 15/18 – Mostra fotografica di Paolo Della Ricca
In ottemperanza alle misure anti Covid 19 è necessaria la prenotazione al numero 371 1530364 o alla mail mterranova@outlook.it
Credits © Marina Perozzi
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