La mafia non è solo un solo un fenomeno italiano
Non è solo l’Italia
Chissà perché si continua a considerare il fenomeno mafioso solo un fenomeno italiano. Eppure le recenti indagini e i conseguenti studi a tal proposito hanno messo in rilievo che tantissime sono le mafie straniere e tantissimi sono i Paesi coinvolti. Paesi che fanno fatica ad accettare il problema, come fanno fatica a riconoscerne le dinamiche e condannarle di conseguenza. E forse è questa consapevolezza che ultimamente mi spinge ad allargare la mia visuale e a volgere il mio sguardo anche oltre i confini italiani. Confini che gradualmente si ingrandiscono sempre di più e inducono i miei occhi ad osservare i Paesi europei (e non solo!). Purtroppo l’economia sommersa (droga, prostituzione, contrabbando) è una componente imprescindibile della ricchezza di molti Paesi. A me, ad esempio, ha colpito il fatto che essa venga addirittura calcolata per determinare il Prodotto interno lordo.
La virtuosità economica delle mafie
Come sottolinea il giudice Nicola Gratteri, la «virtuosità economica passa anche dalla capacità di vendere droga, sfruttare giovani donne spesso costrette a prostituirsi o commerciare prodotti con marchi contraffatti. È perfettamente normale». Una normalità che io non vorrei e che mi induce a rivedere le mie conoscenze sul fenomeno mafioso e ad osservarlo da più prospettive. Prospettive che si ampliano perché, come dimostrano studi recenti, dopo la caduta del Muro di Berlino, le mafie sono diventate a tutti gli effetti delle multinazionali perfettamente integrate nell’economia globalizzata e nei flussi internazionali delle merci, del denaro e degli scambi. Naturalmente, non tutti avvertono il pericolo. Le percezioni sono diverse, come diverse sono le prospettive. Eppure dovremmo cercare di creare una “dimensione” comune che ci consenta di contrastare le mafie in maniera univoca. Un’univocità che in Europa non abbiamo e che, aimè, gioca a favore delle mafie perché le consente di proliferare e mettere radici ovunque si guadagni.
Diamo uno sguardo all’estero
Se diamo uno sguardo ai vari paesi europei ci rendiamo conto che Cipro, ad esempio, è ormai diventato un buco nero in ambito europeo, il luogo preferito delle “società opache”. Non è un caso che grandi bancarottieri riescano ad occultare proprio a Cipro enormi fortune, sotto gli occhi dell’Unione Europea.
In Romania, invece, opera da tempo il clan Grande Aracri che, assieme ad altre cosche cutresi, è riuscito a stringere rapporti di collaborazione con ex esponenti del regime comunista, conosciuti come “colletti bianchi rumeni”, coinvolti in varie attività criminali, tra cui frodi in materia di appalti pubblici.
Malta è un altro buco nero ma, da tempo, non sono da meno il Belgio e l’Olanda che costituiscono degli importanti snodi per il traffico e il commercio di stupefacenti.
Io mi sono limitata a citarne soltanto alcuni, ma se diamo uno sguardo attento ai vari paesi europei il quadro che ci ritroviamo davanti è davvero inquietante, come inquietante è acquisire la consapevolezza che il fenomeno si allarga e si ramifica in tutti i settori che influenzano l’economia globale.
Credits © Catena Cancilleri
[Sassy_Social_Share]
Puoi scegliere tu l'importo e fare una donazione libera
Grazie alla vostra donazione, possiamo garantire la continuità dei nostri progetti e contribuire all'istruzione di molti bambini e studenti
Grazie per il tuo Contributo!
Effettua ora la tua donazione
Progetti Attivi
Articoli Recenti
Escalation nucleare
quanto vale la singola vita di tutti gli esseri viventi? Forse questa domanda potrebbe farci porre qualche riflessione. La scoperta e l’escalation tecnologica delle armi nucleari deve avere un’importanza tale,...
Leggi tuttoRiflessioni di una giovane
nel 2024 a una giovane di 50 anni fa “Federazione sindacale, partiti, associazioni sociali che costituiscono il comitato di solidarietà con ilpopolo palestinese (…) invitano tutti i cittadini e lavoratori...
Leggi tuttoLucia Spezzano a Radio Missione Francescana
Durante la trasmissione “Dalla mia finestra” condotta da Annalisa Motta Martedì 12 marzo, su Radio Missione Francescana, è andata in onda l’intervista della scrittrice Lucia Spezzano, condotta dalla giornalista Annalisa...
Leggi tuttoLucia Spezzano a WOW Spazio Fumetto
Nel prestigioso Museo del Fumetto di Milano WOW Spazio Fumetto Nel prestigioso Museo del Fumetto di Milano WOW Spazio Fumetto, punto di riferimento per tutti gli appassionati di fumetto, illustrazione...
Leggi tuttoEventi in Programma
No posts found!