La Comunità Operosa al tempo del Coronavirus
La storia
Fino a qualche settimana fa la Comunità Operosa Alto Verbano impegnava tutte le sue migliori risorse nell’affrontare le problematiche dei cambiamenti climatici, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, la pace e la nonviolenza, la lotta allo spreco alimentare fino ad ambiziosi progetti di rigenerazione territoriale.
Tutto è cambiato
Poi il nulla: stop alle riunioni, banditi tutti gli incontri, saltate tutte le manifestazioni organizzate con tanto impegno; e tutto questo per un piccolissimo essere dell’universo che, incurante di confini regolati da trattati internazionali, sprezzante dei limiti geografici, ha invaso i nostri territori, le nostre scuole, le nostre industrie ed ha cambiato radicalmente i nostri stili di vita e le nostre certezze in meno di qualche settimana.Ci siamo trovati in pochissimo tempo chiusi nelle nostre case, in un confinamento forzato che ha interrotto la socialità fondata sull’incontro, in un bombardamento di informazioni spesso contradditorie, ma terrificanti nei numeri, che ci iniettavano quantità sproporzionate di panico ed angoscia. In qualche momento di pace abbiamo incominciato a capire quanto siamo fragili, quanto abbiamo bisogno del contatto umano, quanto siamo esseri sociali in un ambiente che sta stranamente sta tornando pulito e silenzioso.
Uniti insieme per la Solidarietà
Ed è proprio in questi momenti difficili che quella costruzione della Comunità che da tanto tempo ci impegna è chiamata a dimostrare i suoi valori ed a trovare strumenti di solidarietà per superare l’emergenza in corso.
E così dal 15 Marzo la Comunità Operosa ha iniziato a lavorare al progetto “Adotta una persona”, una rete di volontari distribuiti nel territorio ed appartenenti alle 23 realtà della Comunità che si mettono al servizio delle Istituzioni (Servizi Sociali, Croce Rossa, Comuni, Parrocchie) per ascoltare telefonicamente le persone in condizioni di solitudine e di isolamento, portare loro un messaggio di amicizia e di presenza perché è proprio nei momenti di emergenza che la paura e l’irrazionalità inevitabilmente rischiano di prendere il sopravvento.
Ascoltarle e comunicare con loro ha molteplici funzioni positive, di cui, la più importante, è permettere alle persone di sentirsi umanamente vicine.
Lavoro di Straordinaria Umanità
In pochi giorni, grazie alla rete di relazioni costruita negli anni scorsi, decine e decine di volontari si mettono a disposizione per telefonare alle persone sole, agli anziani del paese, alle persone in difficoltà per la spesa, in sinergia con i numeri di emergenza messi a disposizione dalla Croce Rossa, dai Servizi Sociali dei Comuni, dalle Parrocchie; un team di psicologhe si riuniscono e preparano uno specifico vademecum per aiutare i volontari a svolgere questo prezioso e delicato servizio.
E questa è la storia di oggi: molte persone in difficoltà capiscono che una comunità esiste intorno a loro, forse non ne avevano percepito l’esistenza, forse ne avevano sentito parlare, ma ora toccano con mano quanto sia importante che qualcuno si interessi a loro, ascoltandole e portando loro un messaggio di amicizia e di vicinanza.
Questa è la Comunità.
Per approfondimenti si può inviare una mail a comunitaoperosa@gmail.com
Credits © Gianfranco Malagola
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