

È trascorso più di un anno da quel fatidico lockdown (in italiano lo definiremmo confinamento, isolamento) che ha stravolto le nostre esistenze.
Esistenze esasperate da queste continue mutazioni di colore delle regioni, da questi dibattiti politici che non portano a nulla tranne che ad incrementare la nostra stanchezza, da queste continue polemiche sui vaccini e sulla loro capacità di contenimento del virus, da queste chiusure che spesso non seguono criteri logici ma che hanno letteralmente messo in ginocchio il nostro Paese, da questi continui appelli al buon senso quando il buon senso è andato a farsi friggere da non so quando.
A farne le spese, naturalmente, siamo tutti noi, i nostri anziani che vivono sempre più isolati e lontani dagli affetti di cui necessitano; i nostri ragazzi che vivono sempre di più il virtuale e stanno perdendo la socialità, le relazioni, di cui hanno bisogno per crescere e maturare; le nostre attività che stanno letteralmente vedendo svanire e vanificare i sacrifici di una vita e che sta togliendo loro il diritto a un’esistenza dignitosa; i nostri malati che sempre più spesso si ritrovano a far fronte a emergenze che non possono contrastare perché troppo grandi sono le falle ataviche della nostra sanità; le nostre famiglie che quotidianamente sono costrette a ridisegnarsi per sopperire alle crepe di un governo che chiede sacrifici ai suoi cittadini ma che non si occupa delle fasce più deboli di esse in nome di non so più quale principio.
Lo so, stiamo cercando di contrastare una pandemia, come so che non è soltanto l’Italia che sta vivendo il dramma di questi giorni sospesi e appesi. Ma so anche che abbiamo bisogno di uno spiraglio di luce, di una speranza, di una promessa che non implichi solo attesa. C’è bisogno di vita, di proiezione verso il futuro, di una giornata di sole che ci stringa in un caldo abbraccio e che ci faccia sentire vere le parole che ci sentiamo dire da oltre un anno, ossia “andrà tutto bene”. Un “bene” che non vogliamo più percepire come una parola vacua, ma come espressione di un benessere che sicuramente arriverà…
Credits © Catena Cancilleri
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