A distanza di quasi un anno e mezzo Saul, dopo la pubblicazione del suo primo album nel 2018, “In Between Things”, pubblica “The Infinite Inside” il 2 marzo 2020, prodotto da Guido Zanzi.
Saul vive a attualmente a Luino (Varese), dopo aver trascorso la sua adolescenza prima a Dumfries e poi a Glasgow. Vivere all’estero non può che contribuire ad arricchire il repertorio artistico di Saul, che infatti viene travolto da innumerevoli influenze musicali già da ragazzino; tra queste il rock, l’hard rock, e l’heavy-metal. A coinvolgerlo ancor di più però è la musica Indi britannica che stava affermandosi negli anni ’90 nel Regno Unito, durante il passaggio dalla scena musicale dance a un ritorno dell’originario rock ‘n’roll che si sarebbe affermato di lì a poco.
In quest’ultimo progetto a fianco di Saul (voce echitarra ritmica), troviamo Zanzi alla chitarra acustica, alla tastiera, e all’armonica. Seconda voce, straordinaria, intensa e leggera, è quella di Sara Mainardi. Al basso Andrea Perino, alla batteria Riccardo Cugnasco, alla chitarra elettrica Umberto Bellodi. Inoltre, su due tracce dell’album partecipa anche Alessandro Grisostolo al dobro.
Ci troviamo di fronte a un album nuovo, in cui è riconoscibile un autentico stile country-folk, ma con un repertorio che risente di influenze provenienti da disparati generi. Tra le influenze, emergono in primis quelle vissute personalmente dall’artista. È un album più maturo rispetto al precedente, denso di significato ma allo stesso tempo leggero. Saul infatti mi racconta di quanto sia stato importante aver raggiunto un periodo di maturità, di pace, di stabilità, per poter dare personalità all’album; esso infatti è ricco di piccole sfumature su cui vale la pena soffermarsi, come possiamo notare dal titolo stesso, “The Infinite Inside”, il quale prende il nome dalla traccia principale.
Il tema portante è proprio l’infinito, da cui l’artista svilupperà in un crescendo le idee per i brani dell’album, nasce da un viaggio a Recanati, la scorsa estate, durante il quale Saul ha modo di visitare la città natale di Giacomo Leopardi, e dunque anche il noto colle che ispirò il poeta nella sua celeberrima poesia. Saul mi racconta di come “il tema fondamentale dell’album è il cercare di immaginare come tutto e tutti noi facciamo parte di una linea infinita che ci unisce, una vibrazione che dura un milionesimo di secondo, e che se ci pensiamo, ciò ci trasmette sia emozione, ma anche uno stimolo per riflettere su come spendiamo queste vite brevissime.”
“The Infinite Inside” è album caldo, familiare, che in un periodo complesso come quello attuale, non può che fungere da carezza a tutti coloro che l’ascolteranno. Vi diamo appuntamento per sabato 6 giugno 2020 ore 21:00 all’Auditorium di Maccagno (emergenza permettendo).
Credits © Sara Pereira da Silva
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