Immigrazione in Italia
Discendenti italiani nel mondo: non ancora scoperti dal governo italiano
Invecchiamento della popolazione L’Italia ha la seconda popolazione più vecchia del mondo, perdendo solo nei confronti del Giappone. Su 4 italiani, 1 è in pensione e ha più di 65 anni. Parallelamente, il 2015 è stato segnato in Italia come l’anno con meno nascite della sua storia. Inoltre, la popolazione italiana è stata a lungo caratterizzata dalla prevalenza dei decessi sulle nascite e dall’invecchiamento costante. L’invecchiamento della popolazione è un fattore di preoccupazione per qualsiasi governo che produca, in una certa misura, politiche di welfare sociale. Meno bambini ci sono, più piccola è la forza di lavoro nel futuro e, di conseguenza, meno produttivo sarà un paese. Ma allo stesso tempo che la produttività diminuisce, l’aspettativa di vita continua a crescere, aumentando la spesa in settori come la sicurezza sociale e la sanità pubblica. Questo squilibrio costituisce una delle maggiori sfide che i paesi sviluppati proiettano per il prossimo futuro. E in Italia la preoccupazione aumenta con il calo del tasso di natalità. La soluzione a questo fenomeno si chiama immigrazione.La situazione dell’immigrazione in Italia e …
Da un punto di vista quantitativo, dal 1970 all’inizio del 2011 gli immigrati in Italia sono aumentati di 35 volte e, da presenza marginale, sono diventati uno dei fenomeni sociali più rilevanti nell’attuale contesto nazionale. Con un tasso di crescita medio annuo non uguale in altri Paesi industrializzati (se non in Spagna), tuttavia, l’Italia ha ancora difficoltà a sviluppare una visione comune e una consapevolezza degli aspetti strutturali del fenomeno migratorio. Tuttavia, anche con difficoltà a stabilire una politica di emigrazione coerente, il tasso di emigrazione è passato dall’1% dei primi anni ’90 all’8% del 2009, un tendenza che colloca l’Italia al di sopra della media europea. Tra i 5 milioni di stranieri regolarmente presenti oggi, la comunità più numerosa è quella Rumena, seguita da quella Albanese e Marocchina, mentre i Cinesi e gli Ucraini sono al quarto e quinto posto. In totale queste cinque comunità sono responsabili di oltre la metà della presenza di immigrati in Italia.… sua funzione
In relazione al processo di invecchiamento, l’immigrazione è un importante, anche se parziale, rimedio. Infatti, gli stranieri in Italia, la cui età media è di 32 anni (contro i 44 degli italiani), sono caratterizzati da una forte incidenza di persone in età lavorativa (78,8%), mentre gli over 65 sono solo il 2,3% (contro il 25% della popolazione italiana). I cittadini stranieri anziani sono 1 su 100. Alla luce di tutto ciò, gli immigrati rappresentano un vero e proprio “ammortizzatore” demografico e produttivo.
In linea con le recenti tendenze, i Paesi dell’Europa dell’Est rimangono la principale area di provenienza dei flussi migratori in Italia, con un picco nel 2007 a seguito dell’ingresso di Romania e Bulgaria nell’Unione Europea.
Nel mercato del lavoro italiano attualmente gli immigrati costituiscono un decimo della forza lavorativa e questa importanza è decisiva in diversi settori produttivi. I lavoratori stranieri hanno un alto tasso di attività (71,4% contro il 61,4% degli italiani), dovuto a una maggiore disponibilità a svolgere un lavoro spesso tralasciato dagli italiani, anche in tempi di crisi. Gli immigrati, quindi, svolgono un ruolo complementare. Vale la pena ricordare che gli immigrati, che contribuiscono al prodotto interno lordo (PIL) con più dell’11%, rappresentano una soluzione al problema piuttosto che la causa del problema. Diversi studi hanno evidenziato il ruolo complementare dei lavoratori immigrati, in grado di facilitare il miglioramento delle opportunità di lavoro per gli italiani stessi. Così, se la forza lavoro straniera cessa di aumentare, i settori produttivi che non attraggono più gli italiani (agricoltura, edilizia, assistenza alle famiglie e altri servizi) saranno in grave difficoltà.
Inoltre, gli immigrati portano nelle casse pubbliche più di quanto non usino come beneficiari di prestazioni e servizi sociali. Il rapporto tra la spesa pubblica utilizzata a favore degli immigrati e le imposte riscosse dagli stranieri risulta a favore dello Stato italiano. Un altro aspetto positivo del fenomeno migratorio è la questione della previdenza sociale, in quanto gli stranieri garantiscono un contributo previdenziale consistente (oltre 7 miliardi all’anno) senza ricevere la corrispondente pensione, il che ha permesso il riequilibrio del bilancio previdenziale. Attualmente, tra gli immigrati, i pensionati rappresentano 1 ogni 30 residenti, mentre tra gli italiani 1 ogni 4. Nel 2025, tra i cittadini stranieri ci sarà solo 1 pensionato ogni 12, mentre tra gli italiani il rapporto sarà di 1 ogni 3 (due italiani che lavorano per pagare 1 pensionato italiano).
Discendenti italiani nel mondo
Si stima che nel mondo ci siano 50 milioni di discendenti italiani, di cui il 50% in Brasile (Italo-Brasiliani). Dal testo si evince chiaramente che la popolazione italiana economicamente attiva in Italia sta diminuendo e che non solo l’Italia, ma ogni Paese europeo, avrà bisogno di manodopera straniera per far crescere (o al massimo non diminuire) la propria economia. Solo per avere un’idea di quanto scritto sopra, se l’emigrazione in Italia fosse oggi pari a zero, in mezzo secolo questo fenomeno causerebbe una riduzione di un sesto della popolazione e una riduzione fino al 25% del PIL (ricchezza economica prodotta in un paese in un anno solare). Quindi, tenendo conto che 1) l’invecchiamento della popolazione italiana continuerà intensamente; 2) i paesi economicamente sviluppati, a causa del previsto calo della popolazione in età lavorativa, avranno bisogno di immigrati, mentre nei paesi in via di sviluppo la popolazione in età lavorativa aumenterà; 3) ci sono più di 50 milioni di discendenti italiani nel mondo che aspettano un’opportunità per venire a lavorare ed emigrare in Italia mi chiedo: qual è la difficoltà del governo italiano nel creare una politica pro-oriundi che faccia diventare italiano il sangue dei suoi immigrati? Credits © Rogerio Antonio LoyolaPuoi scegliere tu l'importo e fare una donazione libera
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