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Emigrati Italiani in Brasile

La grande emigrazione

Siamo discendenti di italiani emigrati in Brasile tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900 – periodo conosciuto come “La grande emigrazione”, un episodio della storia poco conosciuto dagli italiani. Importante sottolineare che noi, discendenti di quegli emigranti italiani, ci sentiamo ancora orgogliosi dei nostri avi perché hanno avuto la forza ed il coraggio, proprio del popolo italiano, per attraversare l’Oceano alla ricerca di una esistenza più dignitosa per se stessi e la loro famiglia, ai quali la Patria Italia allora non aveva da offrire buone condizioni di vita.

Anche noi siamo Italiani

Per noi, questo fu un gesto eroico. Essi non abbandonarono la loro Patria, invece la portarono con sé, nelle loro vene, nelle loro braccia, nelle loro mani abituate al lavoro pesante, ma principalmente nel loro cuore. Questo sentimento di italianità che non hanno mai perduto, ci è stato trasmesso per ereditarietà genetica ma anche per la convivenza con i nostri padri, nonni e bisnonni fino alla seconda, terza oppure quarta generazione. Questo è il nostro stretto legame con l’Italia. A causa di questo sentimento di italianità, e per diritto di sangue, possiamo dire con orgoglio che anche noi siamo italiani!

L’integrazione in Brasile

Quando i nostri nonni e bisnonni arrivarono in terra straniera non avevano paura del lavoro, sempre affrontato con audacia, forza di volontà e speranza, con il desiderio di ritornare un giorno al proprio paese. Nonostante l’immensa nostalgia che sentivano per il ricordo dalla Patria, quegli uomini e donne si integrarono nel Paese in cui noi siamo nati e ora viviamo, lo stesso Paese che i nostri antenati aiutarono a costruire, creando nuclei di una decina di case, coloni, villaggi, dopo diventati città. Piccoli e grandi città. Diffusero la cultura italiana e le sue tecniche e metodologie di lavoro tra la popolazione locale.

I discendenti italo brasiliani

Noi, discendenti degli antichi emigrati italiani, siamo ormai avvocati, medici, ingegneri, professori, operai, impiegati, imprenditori, industriali, politici, scrittori, amministratori pubblici o privati, ministri del governo, giuristi, Presidente della Repubblica (Presidente Bolsonaro) ed ogni sorta di professionisti perfettamente integrati alla società brasiliana. Non abbiamo voglia e neanche necessità di trasferirci in folla in Italia per usurpare posti di lavoro ai nostri connazionali.

“Non importa il Paese dove viviamo ma il Paese che vive in noi” (Giuseppe Garibaldi, l’eroe dei due mondi, sposato con la Brasiliana Anita Garibaldi, madre di tre figli.)

Credits © Rogerio Antonio Loyola

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